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Il silenzio del vento


C'e il silenzio inquietante e seducente della tela bianca prima della genesi dell'opera, il silenzio del tempo della sedimentazione del segno, il silenzio di chi sosta davanti all'immagine, la muta pronuncia dei suoi occhi.
Nelle severe partiture di Marta Mancini il silenzio ha l'intensità dei bruni e dei neri, un mare denso e profondo che serba e rivela, specchio della memoria, in cui svuotare lo sguardo per poi alzarlo su orizzonti abrasi dove la trama della tela vibra e aleggiano soffi di luce, vaghe interperenze del segno, pollini di pigmenti e di olio di lino evaporato.